Controlli "il più brevi possibile": il capo della Cancelleria delinea la futura politica in materia di asilo

La libertà di circolazione in Europa non può essere limitata in modo permanente, afferma la cancelliera Frei.
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Il respingimento delle richieste di asilo alla frontiera tedesca sta provocando disordini all'interno dell'UE. Il capo della Cancelleria Frei spiega che questo è solo un primo passo. Anche i controlli alle frontiere non dovrebbero durare inutilmente a lungo. Nuove misure, preferibilmente europee, dovranno seguire al più presto.
Secondo il cancelliere Thorsten Frei, i controlli più approfonditi e i respingimenti alle frontiere tedesche dovrebbero essere "il più brevi possibile". "I respingimenti alla frontiera sono un'eventualità che avrà un effetto immediato", ha dichiarato in serata il politico della CDU ad ARD. La migrazione deve essere ridotta a "un livello tollerabile". Frei non ha fornito alcuna cifra. Tuttavia, la libertà di circolazione in Europa non dovrebbe essere limitata in modo permanente. I controlli di frontiera stazionari devono sempre essere notificati alla Commissione UE e giustificati.
Le misure sono in vigore al confine tra Germania e Austria dall'autunno del 2015 e sono state più volte prorogate. Ma insieme agli altri otto Paesi confinanti con la Germania esistono solo dall'autunno dell'anno scorso. "Bisogna quindi esaminare caso per caso se le condizioni per una proroga siano ancora soddisfatte o meno", ha affermato Frei. Il governo federale vuole ottenere risultati il più rapidamente possibile, affinché nella politica migratoria possano poi essere impiegate altre misure, "preferibilmente europee".
"Svolgere procedure di asilo al di fuori dell'UE"Il capo della Cancelleria ha rinnovato le sue critiche alla riforma concordata del diritto europeo in materia di asilo. Ciò non solo avviene troppo tardi, ma non è nemmeno sufficiente. Per questo motivo, 16 governi dell'UE hanno chiesto alla Commissione europea di avviare la revisione delle norme. Frei ha nuovamente chiesto che le procedure di asilo vengano svolte al di fuori dell'UE.
Mercoledì scorso il ministro federale degli Interni Alexander Dobrindt della CSU ha ordinato che venga nuovamente applicato il paragrafo 18 della legge sull'asilo. In base a questa disposizione, ai richiedenti asilo dovrebbe essere rifiutato l'ingresso, salvo casi eccezionali, anche se provengono da un paese terzo sicuro. Tuttavia, il cancelliere Friedrich Merz ha smentito quanto riportato dal quotidiano "Welt" secondo cui avrebbe voluto dichiarare lo stato di emergenza nazionale. I paesi confinanti avevano messo in guardia il governo tedesco dal rischio di controlli unilaterali alle frontiere eccessivamente estesi.
Fonte: ntv.de, mau/rts
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